Non ritorna dunque al nulla alcuna cosa… (Lucrezio)

Non ritorna dunque al nulla alcuna cosa, ma tutte
per disgregazione ritornano agli elementi della materia.
Infine, scompaiono le piogge, quando il padre etere
le ha precipitate nel grembo della madre terra; ma ne sorgono
splendide messi, e i rami degli alberi rinverdiscono,
gli alberi stessi crescono e si caricano di frutti;
di qui si alimentano poi la nostra specie e quella delle fiere,
di qui gioconde città vediamo fiorire di fanciulli,
e frondose selve d’ogni parte risuonare dei canti di nuovi uccelli;
di qui le greggi s’impinguano e stanche distendono i corpi
sui pascoli rigogliosi, e il candido umore del latte
stilla dalle mammelle turgide; di qui una prole novella
con membra malferme allegramente ruzza tra l’erba
tenera, di latte puro inebriata la mente giovinetta.
Non perisce dunque del tutto ogni cosa che pare perire,
poiché la natura rinnova una cosa dall’altra e non comporta
che alcuna si generi se non l’aiuta la morte di un’altra.

(Lucrezio – Dererum Naturae, estratto)

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