« Ed elli avea del cul fatto trombetta »
(Dante Alighieri, La Divina Commedia, Inf. XXI, 139)
La flatulenza è una miscela di gas (formata da aria ingerita o da gas prodotti dai batteri simbiotici e dai lieviti che vivono nel tratto gastrointestinale dei mammiferi) e di particelle aerosolizzate di feci rilasciata sotto pressione attraverso l’ano generalmente associata ad un caratteristico suono e un odore spesso sgradevole. (fonte: Wikipedia)
Tipi di scorregge:
Scorreggia vulgaris (normale)
Scorreggia per ogni occasione, non molto puzzolente, particolarmente adatta per le passeggiate. Non bisogna mollarla con grande rabbia o enfasi perché può ingannare; da condividere con amici e parenti più stretti.
Scorreggia salonis phoetida
(petaccio humilis)
Tipica in ambienti chiusi, motivata dall’assenza di desiderio di alzarsi e uscire per sganciarla da qualche altra parte: basta assumere un’aria ingenua, alzare di poco la gamba e guardare gli astanti con malcelato disgusto in modo da deviare da sé i sospetti.
Scorreggia cum tusse dissimulata
Scorreggia dissimulata con colpi di tosse: rientra tra le pericolose in quanto neccessita di appropriata spinta e buona coordinazione. Tipica negli uffici, bar, cinema, insomma ambienti affollati dove anche l’odore viene in fretta assimilato: un respiro a testa e la si fa fuori.
Scorreggia humidis maculata
Una delle peggiori: prende il nome dalle caratteristiche macchie che lascia sulle mutande. Complica terribilmente la vita in quanto bisogna cercare con urgenza un bidè per togliere le eccedenze e lavare i miseri resti. Rimane comunque mimetizzata sulle mutande molto scure.
Scorreggia matutinis albae
Quale modo migliore per cominciare una giornata se non tirando una bella scorreggia al caldo delle lenzuola appena apriamo gli occhi?
Vedrete con gioia il/la vostro/a compagno/a schizzare fuori del letto con rapidità e agilità inaspettate per uno/a appena sveglio/a. Chiamata anche petaccio egoistico perché non c’è nessuno che lo voglia condividere con voi.
Scorreggia humida alonata
Tipica nelle scuole, uffici, ambienti dove il deretano è costretto al costante contatto con la sedia. Lascia un alone nelle mutande, tanto più grande quanto più morbida è la sedia.
Scorreggia deflagrantis vulcanica
Probabilmente la più temuta e odiata. Nel tirarla si prova una sensazione simile alla depilazione: è come se ci strappassero i peli del culo con la ceretta. Ascoltala e chiamala pure come ti pare.
Scorreggiae silentes tossicae
Data l’impossibilità di riprodurre adeguatamente la serie di scorregge silenziose, ne riassumiamo brevemente le caratteristiche:
Si dividono in tre categorie:
- Luffa: ancora percepibile, seppur vagamente, dall’orecchio umano, è fortemente percepita dalle narici. Detta anche scorreggia del diavolo sia per l’odore di zolfo sia per la domanda: che diavolo hai mangiato?
- Loffa: completamente silente, suscita una vivace ondata di sdegnate proteste. Ideale sui tram, autobus, treni, metró molto affollati. Ne bastano due per trovare posto a sedere.
- Caloffa: silenziosissima ed estremamente calda all’uscita, cosa che ne favorisce la rapida diffusione. Gli effetti sono terribili. Spesso neanche l’autore riesce a sopportarla.
Mi sono spaccata dalle risate…… non si dovrebbe per una cosa ritenuta volgare (anche se tutti lo fanno) ma è davvero carinissimo questo articolo.