… In realtà era lei a far precipitare ogni volta le cose. Infatti, metteva alla prova i suoi partner stressandoli a tal punto con i suoi dubbi, con le sue costanti richieste di attenzioni e di consenso, che quelli, alla fine, si allontanavano da lei dando consistenza proprio a quel timore di essere abbandonata che, sin dall’inizio, la dominava.
Così, tra attacchi e distacchi, le sue relazioni si consumavano una dopo l’altra. Nessuno resisteva all’impatto delle sue continue prove e mia madre restava sola, disperata e sempre più convinta che gli uomini fossero tutti bastardi, traditori, incapaci di amare. «Inaffidabili» era l’accusa che, quotidianamente, mia madre rivolgeva agli uomini.
Per mio padre, poi, il primo ad averla lasciata sola e con una bambina da crescere, provava un odio speciale. Lo orientava con ogni tipo di dispetti, anche a distanza. …
Malù, da “L’Amore dannoso”, p75 di Maria Rita Parsi.