Snoopy
tratto da “Wikipedia, l’enciclopedia libera.”
Snoopy è uno dei personaggi principali dei fumetti della celebre striscia a fumetti Peanuts, creata da Charles M. Schulz. È un beagle appartenente a Charlie Brown. Snoopy cominciò la sua vita nelle strisce come un cane ordinario, ma col passare del tempo si trasformò nel personaggio più dinamico delle strisce, e in uno dei più famosi personaggi di fumetti del mondo.
Snoopy | |
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Snoopy |
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Universo | Peanuts |
Autore | Charles M. Schulz |
1ª app. | 4 ottobre 1950 |
Voce orig. | Bill Melendez |
Specie | Beagle |
Sesso | Maschio |
Luogo di nascita | Allevamento della Quercia |
Data di nascita | Sconosciuta |
Parenti |
padre (sconosciuto) Madre |
Indice
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Il personaggio
Snoopy fece la sua prima apparizione nella striscia il 4 ottobre 1950, due giorni dopo la nascita della serie. Ebbe un nome il 10 novembre e inizialmente questo doveva essere “Sniffy”, ma l’autore rinunciò poiché era già stato utilizzato in un’altra serie a fumetti. Prima di scegliere definitivamente Snoopy come nome, Schulz voleva chiamarlo “Spike“, lo stesso nome del suo cane. Successivamente Spike fu il nome dato a un fratello di Snoopy.
Ultimo nato di una cucciolata di otto cani presso l’Allevamento della Quercia (Daisy Hill Puppy Farm nell’originale), Snoopy debutta nella striscia come un cane normale, ma col tempo ne diventa uno dei personaggi più dinamici.
Snoopy, essendo un cane, non può parlare ed emette raramente dei suoni vocali, ma pensa tantissimo. Gli unici che sono in grado di leggerne i pensieri sono gli altri animali, in special modo Woodstock. Nonostante ciò, Charlie Brown e gli altri sono sempre al corrente di tutti i suoi pensieri e delle sue idee, anche se non in maniera consapevole.
Una delle prime stranezze di Snoopy è stata il suo dormire sul tetto della cuccia, piuttosto che dentro di essa. Ma le stranezze della cuccia di Snoopy non si limitano a questo, in essa trovano ricovero fra l’altro un Van Gogh, un tavolo da biliardo, un affresco raffigurante la storia della civiltà (realizzato da Linus), una biblioteca, un televisore e molto altro.
Nelle prime apparizioni Snoopy camminava a quattro zampe, dal 1956 ha iniziato a camminare su due zampe, come un essere umano, ma anche a ballare, pattinare, giocare a pallacanestro e non bisogna dimenticare che Snoopy è anche uno dei componenti della squadra di baseball di Charlie Brown, dove gioca come interbase (da ricordare che stava per eguagliare il record di home run di Babe Ruth, ma sfumato via perché Charlie Brown si fece eliminare).
Snoopy non sopporta i gatti (sostiene infatti che «sono le erbacce del prato della vita»), e quello dei vicini è un suo arci-nemico. Il gatto dei vicini non compare mai direttamente nella striscia, ma si vedono sulla cuccia gli effetti delle sue tremende zampate. Un altro personaggio che non si vede mai, per il quale Snoopy nutre invece rispetto e timore reverenziale, è il “Grande bracchetto” (una sorta di strana autorità canina). Per altro per un breve periodo è Snoopy stesso il Grande bracchetto e Woodstock il suo segretario. In tale occasione riesce a impersonare un manager affaccendato e stressato («Oggi ho preso centoventi decisioni… tutte sbagliate!»), prima di abbandonare tutto per rifugiarsi da Piperita Patty.
Tra i suoi passatempi preferiti vi sono il tendere agguati a Linus per sottrargli l’amata coperta e tirare di boxe contro Lucy con un unico guantone fissato al naso, unico avversario capace di tenerle testa. Ogni tanto Frieda cerca di convincerlo ad andare a caccia di conigli, ma lui preferisce correre avanti ad avvertirli del pericolo. Schulz è riuscito a creare un personaggio che ora è di fama mondiale, tanto da arrivare ad un livello di commercializzazione estremamente alto. Si può infatti trovare la sua effigie su molti prodotti commerciali di uso quotidiano: tazze, materiale scolastico, vestiti, coprisedili, portacellulari, etc.. Sono molte le persone che addirittura se lo fanno tatuare sul proprio corpo.
Alter ego
Molti dei momenti memorabili dei Peanuts sono legati al sogno di Snoopy di fare lo scrittore (di cui peraltro nessun editore vuol pubblicare gli scritti). Il suo immutabile incipit “Era una notte buia e tempestosa…” proviene dalla novella Paul Clifford, scritta nel 1830 da Edward George Bulwer-Lytton. Lo Snoopy scrittore è stato certamente caro a Schulz, che lo ha scelto per dare il suo addio ai lettori (pubblicato il 13 febbraio del 2000). Ma lo scrittore è solo uno dei sui moltissimi alter ego, primo fra tutti il pilota della prima guerra mondiale detto anche “l’asso della prima guerra mondiale”. Per questo personaggio indossa sciarpa ed occhialoni e vola a bordo del suo Sopwith Camel – in effetti, la sua cuccia – combattendo il Barone Rosso la cui presenza è rivelata dai fori di pallottola che questi gli spara sulla cuccia. Quando non combatte si rifugia in un ristorantino francese con la dolce cameriera Marcie. Alle eroiche gesta del fantastico pilota è dedicata anche una canzone del gruppo britannico i Royal Guardsmen, ripresa in Italia da Giorgio Gaber.
Snoopy diventa anche Joe Falchetto (Joe Cool nell’originale) mettendosi gli occhiali da sole – secondo la moda dell’epoca – ed atteggiandosi a studente di college nullafacente, e spesso si diverte a “trasformarsi” in svariati animali (come l’avvoltoio), sentendosele dire da tutti, che credono che un cane non possa far finta di essere un rinoceronte perché troppo piccolo per caricare le persone. È anche un avvocato, un giocatore di hockey su ghiaccio, di football e golf, un soldato nella guerra d’indipendenza degli Stati Uniti, un legionario, un capo scout, un dottore e perfino un astronauta, per citare solo alcuni dei circa centocinquanta ruoli da lui impersonati nel corso degli anni.
Il contrasto tra l’esistenza di Snoopy in un mondo di fantasia e la vita terrena di Charlie Brown è un cardine dell’umorismo e della filosofia dei Peanuts.
Fratelli e sorelle
Snoopy ha sette tra fratelli e sorelle (Andy, Pallino, Belle, Molly, Olaf, River, Spike) che appaiono raramente nella striscia. Il più frequente è Spike, magrissimo, che vive nel deserto, indossa un paio di scarpe regalategli da Topolino ed è amico di un cactus. Infatti Spike si può definire il quarto protagonista. Negli anni novanta compaiono più frequentemente anche Andy e Olaf.
Beagle o Bracchetto?
Il termine originale utilizzato dall’autore nella serie è Beagle (“Beagle in vendita” viene scritto nel primo episodio). Nella traduzione italiana viene utilizzato il termine “Bracchetto“. Ma solo come italianizzazione del termine “Beagle”. Snoopy non è un Bracco italiano (razza diversa appunto dal Beagle).
Curiosità
- Charlie Brown non è stato il primo e unico padrone di Snoopy. Un primo indizio di ciò viene dato da una striscia contenunta nel volume n° 6 È domenica, Charlie Brown! (Peanuts every Sunday nella versione originale) della raccolta Peanuts, edita da Baldini&Castoldi: Snoopy ha appena fatto uno scherzo a Linus facendo credere di essere il Grande Cocomero e Charlie Brown, per rispondere alla domanda dell’amico che chiede se il Grande Cocomero abbia lasciato qualche dono, gli dice semplicemente: «Solo un cane di seconda mano…». Questa affermazione (in realtà piuttosto ironica) verrà in seguito confermata nel film d’animazione Torna a casa Snoopy (Snoopy cane contestatore), nel quale Snoopy, con sconcerto di Charlie Brown e tutti i suoi amici, parte con Woodstock in un lungo viaggio per andare a far visita alla sua ex-padroncina Lila, ricoverata in un ospedale.
- In una striscia, Snoopy, dopo aver appreso la nascita di Sally (peanuts) commenta “non so cosa si provi ad avere fratelli o sorelle, ero un cane unico.”, frase curiosa, considerando che in periodi successivi Snoopy avrà ben sette fratelli!