Charlie Brown
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Charles “Charlie” Brown è il personaggio principale della striscia a fumetti Peanuts, di Charles Monroe Schulz.
Charlie Brown | |
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Charlie Brown |
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Nome originale | Charlie Brown |
Autore | Charles Monroe Schulz |
1ª apparizione anno | 1950 |
1ª apparizione in | I Peanuts |
Voce originale | Steven Hartman |
Voci italiane |
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Specie | umano |
Sesso | Maschio |
Data di nascita | 2 ottobre 1963 |
Parenti | Sally Brown: sorella |
Indice |
Il personaggio
« Io soffro di claustrofobia nel mondo. »
Scolaro di terza elementare di otto anni e mezzo, Charlie Brown è un adorabile perdente dalla testa più tonda che mai, capace di infinita determinazione e testardaggine ma che è, in definitiva, dominato dalle sue ansie e manchevolezze, nonché dai suoi compagni, che approfittano di lui. Il migliore esempio di ciò è la sua squadra di baseball: Charlie Brown ne è l’instancabile organizzatore ed il lanciatore ma la squadra perde abitualmente (lo storico dei loro punteggi è 2 a 930). Charlie Brown è un terribile lanciatore, costretto a subire colpi che spesso lo scalzano dalla postazione di lancio. Va detto peraltro che la maggior parte dei componenti della squadra gioca male; l’unica eccezione è Snoopy, il beagle di Charlie Brown, che mostra una certa abilità nel ruolo di interbase. Anche Linus mostra ogni tanto una certa bravura e un moderato impegno come esterno sinistro, prendendo anche le palle più difficili e scomode, a volte costruendo castelli di sabbia o complesse opere di Lego mentre la palla vola verso di lui.
Charlie Brown ha anche una grande passione per gli aquiloni, ma i suoi aquiloni finiscono sempre su un albero “mangia-aquiloni” (spesso da lui chiamato “albero cannibale”), quando non subiscono sorti ancora peggiori; un volume di ristampe dei Peanuts giocava su questo passatempo di Charlie Brown con il titolo “Go fly a kite, Charlie Brown”, che in inglese significa “Vai a far volare l’aquilone”, ma è usato spesso per liberarsi di qualcuno (come il corrispettivo italiano “vai a farti un giro”), a rimarcare la cronica solitudine esistenziale del personaggio.
Ogni autunno la sua amica Lucy gli promette di tenere in posizione un pallone da football americano affinché lui lo possa calciare ed ogni volta lei glielo toglie all’ultimo momento, al culmine della rincorsa, cosicché Charlie Brown vola in aria e piomba immancabilmente sulla schiena. Charlie Brown all’inizio è sempre molto titubante, ben sapendo che come tutti gli anni Lucy toglierà via il pallone. Ma lei, lo riesce sempre a convincere in qualche modo, mentendo ovviamente. Solo una volta è riuscito a calciarlo, nei primi anni novanta ed il raro evento è stato perfino parodiato in una sit-com.
Nonostante tutto ciò e nonostante i torti che spesso subisce, Charlie Brown ha molti amici, il migliore dei quali è il fratello di Lucy, Linus, che a volte lo rimprovera, ma che è dalla sua parte. Charlie Brown è anche innamorato di un personaggio noto come “La ragazzina dai capelli rossi“, benché non abbia mai avuto il coraggio di rivolgerle la parola. In qualche occasione Linus si è fatto da tramite per parlarle e Snoopy si è fatto coccolare da lei (incontri che avvengono sempre fuori campo). La ragazzina dai capelli rossi non compare mai nelle strisce a fumetti, la si può vedere ogni tanto nella versione a cartoni animati dei Peanuts.
Charlie Brown è sempre chiamato per esteso dagli altri personaggi della striscia, mai semplicemente “Charlie”. Perfino sua sorella Sally all’inizio lo chiama così, poi cambia in “fratello” o “fratellone”. Fanno eccezione Piperita Patty (“Peppermint Patty” nell’originale), che lo chiama “Ciccio” (“Chuck” nell’originale), la sua amica Marcie, che, con Eudora lo chiama “Charles”. Per alcuni lettori questo è un segno evidente della cotta che Piperita Patty e Marcie hanno per lui che però rimane indifferente alle loro occasionali attenzioni per via della ragazzina dai capelli rossi. In particolare, Charlie Brown riesce a dire sempre le cose sbagliate al momento sbagliato a Piperita Patty (che spesso cerca rassicurazione sulla sua femminilità). Un’altra ragazza, Peggy-Jean, lo chiama Brownie Charles; questo perché quando incontrò Charlie Brown al campeggio e gli chiese il suo nome, questi, terribilmente teso, sbagliò mischiando il nome con il cognome. Con questa ragazzina ebbe contatti in alcune strisce, ma il fatto più buffo è che le lettere inviate venivano ripetutamente rinviate al mittente dalla sorellina di Charlie Brown che, leggendo sulle buste “Brownie Charles”, non immaginava minimamente a chi fossero destinate.
È opinione diffusa che Charlie Brown sia praticamente calvo con un piccolo ricciolo di capelli in fronte, nella realtà ha i capelli chiarissimi che risultano di fatto invisibili se non, appunto, per il ricciolo. Snoopy si riferisce infatti al suo padrone come al “bambino dalla testa rotonda”. Veste sempre un maglione giallo (o, più raramente, rosso) con una greca nera a zig-zag attorno alla vita. Della famiglia di Charlie Brown si sa poco, salvo che il padre fa il barbiere. Ha una sorella, Sally, anche lei personaggio della striscia. Con Sally, Charlie Brown è sempre molto paziente, nonostante lei lo assilli per fargli fare i compiti o criticandolo in continuazione. Charlie Brown ha infine un “amico di matita”, parodia dell’Istituto Americano dell'”Amico di Penna” (“Pencil Pal” nella versione originale) cui scrive lettere mai corrisposte, anche perché si è spesso dimenticato di metterci il francobollo, con ortografia errata e macchie d’inchiostro.
Charlie Brown esclama spesso “Misericordia!” oppure “Santo Cielo!” (“Good grief!” nell’originale) quando è sorpreso o scoraggiato.
Schulz ha dichiarato che avrebbe voluto chiamare la striscia Good Ol’Charlie Brown, ma la “syndication” che distribuiva la striscia preferì il nome Peanuts.
La storia
Charlie Brown è uno dei membri originali del cast dei Peanuts, sin dal debutto del 1950, nonché vittima della prima battuta della striscia. A parte alcune differenze stilistiche nel tratto di Schulz dell’epoca, Charlie Brown non è cambiato molto da allora. All’epoca, tuttavia, indossava una maglietta neutra, mentre la greca fu aggiunta entro il primo anno di vita della striscia.
Inizialmente Charlie Brown fu più vivace e giocoso di quanto non divenne in seguito. Faceva scherzi agli altri personaggi ed in alcune strisce traspariva una nota romantica verso Patty e Violet. Era spesso causa di mal di testa per gli adulti (ad esempio faceva cadere a terra i fumetti dalle mensole dell’edicola), e fin dall’inizio non era ferrato praticamente in niente.
Charlie Brown è diventato in fretta il prototipo del personaggio perdente, intrappolato tra l’aver cura di Snoopy e l’assedio dei commenti di chi gli sta attorno. Normalmente gli episodi della striscia che lo vedono protagonista includono Charlie Brown che si rifiuta ostinatamente di arrendersi quando una situazione è irrimediabilmente perduta (ad esempio, restare da solo sulla pedana del lanciatore nel campo di baseball sotto il diluvio torrenziale che ha interrotto la partita) o che mostra un’inaspettata abilità in qualche campo che lo tradisce poi crudelmente quando è ad un passo dalla vittoria. Anche se Snoopy lo chiama con un soprannome e lo rimprovera per dimenticarsi dei suoi biscotti, Charlie Brown dedicherebbe la vita a far felice il suo cane. In un episodio lasciò addirittura la scuola per farlo.
I comprimari
Linus compare inizialmente nella striscia come un neonato, ma crescendo (mentre Charlie Brown ha mostrato sempre la stessa età) è diventato un profondo filosofo ed il miglior amico di Charlie Brown. I due spesso si sostengono a vicenda quando le eccentricità di uno dei due vengono dolorosamente messe a nudo. Anche Linus a modo suo è un perdente come Charlie Brown, vista la sua incapacità di liberarsi dalle sue superstizioni (la coperta, la fede nel Grande Cocomero, la paralizzante paura del palcoscenico, il terrore di sua sorella Lucy), quindi i due hanno molto in comune.
Negli anni sessanta i genitori di Charlie Brown danno alla luce una bambina, Sally, che somiglia a Charlie Brown, a parte la chioma bionda. Inizialmente Charlie Brown la adora, ma anche lei diventa poi una spina nel suo fianco assillandolo per essere aiutata nei suoi compiti (cosa che, a sua detta, le insegnano “come manipolare facilmente il prossimo”) o rimproverandolo per non capire alcuni concetti (benché sia lei ad essere in torto). Charlie Brown la sopporta stoicamente e con aria colpevole, anche se a volte è stato in grado di lasciare Sally nelle sue convinzioni senza immischiarsene. Qualche volta è lui che sgrida la sorella, quando sta troppo tempo seduta davanti alla televisione a mangiare cereali o patatine.
Charlie Brown ha tenuto questa condotta finché la striscia si è conclusa, nel 2000. Benché abbia avuto perfino qualche occasionale vittoria, come battere un home run vincente il 30 marzo del 1993, Charlie Brown rimane, nell’immaginario comune, come quella persona che passa un brutto momento in cui niente gira per il verso giusto. Però Charlie Brown non si arrende mai…
Altri progetti
La band britannica Coldplay ha scritto una canzone intitolata “Charlie Brown” ed è sull’album Mylo Xyloto.
Sally Brown…