identità sentimentale…

…alcune persone hanno saputo trasformare le loro esperienze amorose, anche segnate dal dolore, in una piena, consapevole «identità sentimentale». Un’identità sentimentale che ha consentito e consente loro di «cercare» e di «essere l’amore». Ovvero di provare e agire «l’amore creativo», la ricerca, la conoscenza e il rispetto di sé, e di avere fiducia nella possibilità di amare e di essere amati. Poiché la vera speranza, il vero obiettivo della vita di ciascun essere umano dovrebbe poter essere conoscere se stesso e provare amore. Per sé. Per gli altri. E fare in modo che questo amore, che dà un senso pieno alla vita di chi lo prova così da renderlo generoso e aperto, disposto all’ascolto di sé e, per empatia, attento nei confronti degli altri, dei loro bisogni e del bene, si moltiplichi e si estenda alla comunità: da quella familiare a quella sociale, a quella planetaria. E si trasformi, poi, in un antidoto contro l’aggressività maligna, la distruttività, il narcisismo di morte che opprime il mondo, minacciandone pericolosamente la sopravvivenza.

(Maria Rita Parsi) – “Amori imperfetti”

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