Amor che nasce da una gioia oscura,
S’ educa e cresce tra le pene e il pianto,
Chè nel dolor più forte si matura
E al cor penetra l’ amoroso incanto.
Egli ogni pace ogni diletto fura,
Nè doglia vi ha che non gli sieda accanto,
Vive d’inganni e mai non assecura,
Tutti vuol schiavi, e sovra tutti ha il vanto.
Per questo amor che sì tiranno impera
Primo è desire tra le umane cose
E a lui s’inchina ogni anima più altera.
E anch’io mi prostro, nè il destino irato,
Nè quella doglia ch’ ei nel cor mi pose,
Non cangerei col più felice stato.
Edizione 1852, opera XXIV, pag. 16