Clamidia (Chlamydia): sintomi, trasmissione e cura

Clamidia (Chlamydia)

Introduzione

La clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile (MST) causata dal batterio Chlamydia trachomatis. Se viene trasmesso attraverso il contatto sessuale il batterio può infettare gli organi dell’apparato urinario e genitale.

La parola clamidia di solito si riferisce alla Chlamiyia trachomatis, responsabile della malattia sessualmente trasmissibile, ma esistono anche due altre tipologie dello stesso batterio che possono causare malattie: la Chlamydia pneumoniae, che può essere diffusa attraverso i colpi di tosse e gli starnuti, e la Chlamydia psittaci, che può essere trasmessa dagli uccelli agli esseri umani.

La clamidia può essere curata con gli antibiotici, ma in molti casi rimane asintomatica, quindi le persone possono essere infette senza nemmeno accorgersene. Se l’infezione da clamidia non viene curata può causare problemi di salute più gravi, come l’infertilità, quindi è importante prendere tutte le precauzioni possibili per prevenirla e, se si pensa di essere stati contagiati, cercare di curare l’infezione immediatamente.

Sintomi

In molti casi la clamidia causa soltanto sintomi di media entità, o può rimanere addirittura asintomatica, quindi un’infezione può durare per settimane o mesi prima di essere individuata.

Per le donne, i primi sintomi della clamidia possono comprendere:

  • irritazione vaginale;
  • perdite vaginali;
  • dolore al basso ventre;
  • bruciore durante la minzione.

Nel caso l’infezione da clamidia non venga curata in una donna la sintomatologia può aggravarsi notevolmente: si possono danneggiare permanentemente le tube di Falloppio ed il dolore pelvico può cronicizzarsi: entrambi possono influenzare drasticamente la fertilità.

La clamidia non curata può anche causare l’infiammazione cronica della pelvi (PID), che può colpire la vagina, il collo dell’utero, l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie. In alcuni casi, la PID è asintomatica, ma spesso provoca dolore addominale o al fondoschiena, minzione dolorosa, dolore durante i rapporti, sanguinamento intermestruale, nausea, vomito, senso di affaticamento o febbre.

Negli uomini i sintomi della clamidia comprendono perdite dalla sommità del pene e bruciore durante la minzione. Le infezioni non curate possono causare l’epididimite, un’infiammazione dei condotti che si trovano nella zona retrostante ai testicoli. Tutto questo può causare gonfiore e dolore ai testicoli e addirittura l’infertilità.

Trasmissione

La clamidia è contagiosa. Può essere trasmessa attraverso il contatto sessuale, mediante il seme o le secrezioni vaginali. Nel caso di contatto con gli occhi, può causare la congiuntivite.

La clamidia non si diffonde attraverso contatti casuali, ad esempio se stringiamo la mano di una persona infetta o se usiamo la sua stessa toilette. Se a un paziente viene diagnosticata la clamidia, tutti i partner sessuali di quella persona devono essere informati e curati con gli antibiotici, anche se non hanno alcun sintomo, in modo che non sviluppino alcuna complicazione a lungo termine o propaghino l’infezione a terze persone.

Cura e terapia

Se viene individuata per tempo la clamidia può essere curata facilmente con gli antibiotici e i sintomi alleviati entro una settimana, dieci giorni. Se non viene curata, la clamidia può causare complicazioni gravi che possono apparire mesi o persino anni dopo il contagio.

Poiché i sintomi della clamidia genitale sono simili a quelli della gonorrea, e poiché una persona potrebbe essere colpita da entrambe le malattie, i pazienti affetti dalla clamidia a volte vengono curati per sconfiggere entrambe le malattie.

Come nel caso di altre MST, la clamidia può dare l’impressione di essere migliorata, quando in realtà è ancora presente. Il fatto che i sintomi scompaiano dopo pochi giorni anche se non ci si è curati non significa che l’infezione sia scomparsa.

I partner sessuali di tutti coloro che sono affetti (o sospettano di essere affetti) dalla clamidia o da qualsiasi altra MST dovrebbero sottoporsi a esami, ed eventualmente a cure. Le persone a cui viene diagnosticata una MST dovrebbero informare i loro partner il prima possibile, in modo tale che abbiano la possibilità di sottoporsi a esami e cure, possano prevenire le complicazioni ed evitare di diffondere il contagio.

Prevenzione

Poiché la clamidia si diffonde attraverso il contatto sessuale, il miglior modo di prevenirla rimane l’astinenza. Il contatto sessuale con più di un partner o con qualcuno che ha più di un partner aumenta il rischio di contrarre qualsiasi tipo di STD.

Se usato in maniera corretta e costante, il preservativo può diminuire il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale.

Sebbene le pillole anticoncezionali non offrano alcun tipo di protezione contro le MST, potrebbero fornire una protezione parziale contro la PID, poiché fanno sì che il corpo produca un muco cervicale più spesso, rendendo così più difficile la risalita dei batteri verso le zone alte del tratto genitale.

L’uso delle irrigazioni può aumentare il rischio di contrarre malattie a trasmissione sessuale, poiché può modificare la flora batterica naturale della vagina e può far scorrere i batteri verso la parte superiore del tratto genitale.

Gli adolescenti sottoposti a cure contro la clamidia, dovrebbero anche sottoporsi a esami per escludere la presenza di altre malattie a trasmissione sessuale e dovrebbero essere lasciati da soli a tu per tu con il medico, per poter parlare apertamente degli argomenti privati, come l’attività sessuale.

Nei bambini la presenza di un’infezione MST potrebbe essere un indizio di abuso sessuale. Se avete un qualche timore o sospetto, parlatene apertamente con il pediatra.

Gravidanza

Una donna incinta portatrice di MST può contagiare il bambino, anche se la malattia non presenta sintomi evidenti. Lo screening di alcune malattie a trasmissione sessuale (ma non di tutte!) è ormai una prassi durante l’assistenza prenatale ma, se avete sintomi o preoccupazioni di qualsiasi natura, parlatene con il vostro medico.

L’infezione da Clamidia nei neonati può causare una congiuntivite neonatale (un’infezione degli occhi del bambino) e polmonite. Senza una cura immediata, gli occhi del neonato possono essere danneggiati seriamente e permanentemente.

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