L’abbraccio

Stringermi tra le tue braccia

Sapendo che forse non avresti potuto farlo ancora

Abbandonarmi a quell’abbraccio

Come fossi muta, stordita, inebetita

E felice, finalmente, felice…

Lì nella tua stretta presa

Dove tutto è, all’improvviso, possibile

Dove, finalmente, dopo tanto soffrire

Ho trovato un attimo di quiete

Ritrovando te…

Sentire il tuo cuore battere al ritmo del mio

Le tue mani aggrapparsi a me

Per non lasciarmi più andare

Come puoi dirmi di restare per non vedermi partire?

Non si ferma il tempo…

Quello che è stato è stato

E quello che sarà mi tormenta

È un martello che batte sulla mia dignità questo amore

Questo amarti oltre il tempo e la ragione

Questo non tollerare più la tua nascosta presenza…

Vorrei strapparti da me

Come si strappa l’erba dai campi

Per poi ripiantare i tuoi semi e vederli germogliare su un nuovo sòlo

Ma non avrei più il tuo abbraccio

Né il tuo sorriso che mi accendono di speranza…

Cosa mi resta oggi del tuo abbraccio?

Un attimo divenuto già un ricordo che non so cancellare

Cosa mi resta di te in questo giorno di festa?

Una telefonata, un messaggio, un pensiero

Che mi hai voluto dedicare…

E un graffio

non quello che hai lasciato sul mio volto,

quello che mi hai lasciato nell’anima

un segno indelebile

di questo silenzioso amore…

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