Parola, esci dalla mia bocca in modo così ostinato e leggero
a volte calcolato, pesato, irrigidito
per dare dimostrazioni, o contrariare tutto…
Parola, tu che sibili pian piano l’eco del mio pensiero
E lo lasci fluire in modo così irruente e sottile
Per dare un senso concreto alle congetture della mia mente…
Sì, proprio tu, parola, vieni spontanea in mio aiuto
Trova per me una giustificazione
Perché la mia felicità è la mia vergogna…