Racconto Fantastico

Marzo 93

«Racconto Fantastico»

«Questo racconto lo dedico a mio nipote Simone».

 

Mia madre morì nel darmi alla luce. Di mio padre seppi che era un depravato ed aveva lasciato sola mia madre nelle circostanze in cui si trovava. Mi a detto mia zia che in seguito riversava in me tutta la sua cattiveria facendomi fare i lavori molto pesanti, e a volte adoperava anche il bastone per farmi lavorare di più. Per non pensare alle mie sofferenze, mi sedevo nei marciapiedi e la mia passione era il dipingere, facendo qualche immagine sacra con i gessetti di carbone. Un giorno passò un signore, e si soffermò ad osservarmi. Intuì che in me c’era molto talento. Si interessò di me, e chiese a mia zia se mi lasciava andare con lui per farmi studiare pittura in una grande scuola artistica. Mia zia non si oppose sapendo che almeno non aveva più l’obbligo di passarmi quel tozzo di pane. Dopo pochi anni divenni un grande artista, e molto ricercato facendo dei grandi capolavori. Però la mia vera passione era di diventare un chirurgo per poter operare gente che non aveva i soldi. Mi misi a studiare con molto impegno; e in pochi anni divenni un grande chirurgo, grazie al mio protettore che sempre mi aiutava. Un giorno capitò all’ospedale una ragazza che si doveva operare un tumore al cervello. Nessuno dei miei colleghi si volle prendere quella responsabilità,- tanto dicevano muore sotto l’intervento.« Ma io capìi che era una scusa. La ragazza era molto povera e non aveva i soldi per l’operazione. Mi misi subito all’opera, e con l’aiuto di qualche infermiere incominciai l’operazione. Dopo 10 ore di estenuante lavoro; riuscii ad estrargli il tumore, che poi si manifestò benigno. La ragazza si congratulò con me e mi raccontò la sua storia che anche lei era abbandonata in un collegio di suore e non aveva conosciuto i sui genitori, e sapeva quanto gli mancava l’affetto di una famiglia. Mi commosse molto; perché la sua storia era quasi simile alla mia. Poi la ragazza mi piaceva ed appena dimessa dall’ospedale ci sposammo. Ora quando torno a casa stanco sono accolto con molta gioia sincera, che non avrei riscontrato in nessuna altra persona.

 

« Spero ti sia piaciuto Ti bacio, tuo zio Giovanni.

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Una risposta a Racconto Fantastico

  1. primula scrive:

    Caspita !!!!!!!! davvero fantastico….. in questo mondo !!!!!!! ????? i miracoli non esistono senza soldi.

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