Qualche giorno fa un amico, audace nel pensiero, mi parlò delle occasioni mancate.
Non mi ci ero mai soffermato molto a dir la verità, ma accade talvolta che poche semplici parole possano originare vasti pensieri. È stato questo il caso, come si suol dire. Molto spesso le situazioni non evolvono come noi ci aspettiamo ed i motivi sono molteplici. Alcune persone adottano strategie distruttive per gestire i rapporti interpersonali a tal punto da essere col tempo irrimediabilmente compromessi. Solo Dio sà quanto a volte si vorrebbe poter fare diversamente, ma esiste la libertà personale, il libero arbitrio, che va e sottolineo va, rispettato. Il libero arbitrio non va confuso con la sopraffazione. La nostra libertà finisce dove inizia quella dell’altro e per quanto ci è possibile sono convinto che si debbano accettare e rispettare gli altri per quello che sono, idee comprese. Io stesso, per la situazione di cui si discuteva, in passato mi sono irritato più di una volta per il comportamento tenuto da questa persona cara e più spesso di quanto ci accorgiamo forziamo le situazioni, a nostra insaputa, mutando il corso degli eventi. Entro certi limiti è normale, fisiologico; ma dov’è il limite? Fin dove è lecito insistere ed in quali circostanze? Penso che dipende da noi, è una caratteristica che ci contraddistingue e che contribuisce a determinare il corso della nostra vita.
Nella fattispecie questo interessante amico mi suggeriva proprio di forzarla questa situazione, di non lasciare di nuovo che un’ “occasione mancata” porti ad altri rimorsi. Io in verità, per questa situazione, non soffro per i rimorsi; so che potevo fare meglio, si può sempre fare meglio, ma so anche di essere stato me stesso e che questa situazione è, ahimé, il prodotto di ciò in cui credo. Andare oltre sarebbe significato forzare una situazione ormai già al limite e ci serviva tempo per capire e riflettere. Il tempo è passato, però non solo di riflessione si è trattato ed è questo che causa sofferenza.
Ancora una volta solo Dio sa se vorrei andare oltre, ma non so come fare. Dovrei violare un principio inalienabile e le conseguenze che il passato si trascina nel presente, ormai inalterabile, non mi permettono di farlo. Ora mi trovo in un vicolo senza uscita; una strozzatura degli eventi nella quale sono irrimediabilmente bloccato. Ah, se solo ci fosse una via d’uscita; ah, se solo quella sera fossi stato meno prevenuto; ah, se solo fossi stato più determinato quando l’ho conosciuta; ah, però, se anche lei fosse stata un pochino più disponibile nei miei confronti; ah… ah…!
Purtroppo del senno di poi ne sono piene le fosse.
Ormai siamo qua, vinti da noi stessi e dagli eventi e se nulla succede per caso, ormai non resta che vivere il magro presente e sognare un nuovo futuro… nel ricordo di un possibile Grande Amore immutabile e mai vissuto…
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Purtroppo i rimpianti sono una brutta cosa, e ti fanno sentire molto forte il peso delle occasioni perse.