Non essere amati è una sofferenza grande, però non la più grande. La più grande è non essere amati più. Nelle infautazioni a senso unico l’oggetto del nostro amore si limita a negarci il suo. Ci toglie qualcosa che ci aveva dato soltanto nella nostra immaginazione. Ma quando un sentimento ricambiato cessa di esserlo, si interrompe bruscamente il flusso di un’energia condivisa. Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva. Colpevole di qualcosa d’indefinito.
(Massimo Gramellini) – Tratto da “Fai bei sogni” (2012)
Ma di cosa? Di voler amare completamente ed incondizionatamente? Volere di più? Di pretendere tutta la torta e non un effimero pezzetto rimasuglio degli altri? Non siamo tutti uguali, non desideriamo tutti allo stesso modo! Ciò che agli altri è bastato o che per loro è stato sufficiente, per le motivazioni più personali e discutibili (l’amore non accetta compromessi) per me poteva essere poco!
Non giudico la capacità di amare, ognuno ama per come gli è stato insegnato, per come nel suo processo evolutivo è stato amato… ma si impara ad amare attraverso l’esempio! Ecco, il mio più importante esempio voleva essere un Noi fatto di esclusività, tutela, perdono, complicità psichica e fisica. Probabilmente ho chiesto troppo.
Comprendere i propri limiti ed i limiti degli altri, forse è l’unico limite da superare…