Snuff Movies

Cosa sono gli SNUFF MOVIES

L’esistenza o meno dello snuff movie è diventata una specie di leggenda urbana e molti studiosi ritengono che, nella realtà, non esista nulla del genere. Con questo termine, si indicano dei film in cui sono riprese direttamente le torture e le uccisioni reali di torturatori, assassini seriali e maniaci di ogni tipo; nei normali film dell’orrore, l’attore che impersona la vittima finge di morire perché sta recitando una parte, nello snuff movie la vittima non è un attore e muore veramente.

Alcuni teorici dell’argomento considerano lo snuff un sottogenere del realismo, perché si basa sull’idea che, se la morte di una persona reale può essere messa su pellicola, allora la verità ha raggiunto il proprio apice e il cinema il massimo potenziale esprimibile. La morte è considerata l’unico evento la cui riproducibilità supera le possibilità espressive di un attore, anche se la recitazione è fatta con il massimo impegno. La produzione di snuff movies è sempre clandestina e sembra avere un mercato fiorente soprattutto in Giappone, e i destinatari di tali prodotti sono individui fortemente sadici che sono attratti dalla possibilità di assistere a sevizie reali.

Il termine snuff viene utilizzato per la prima volta nel 1976 da Ed Sanders nel libro The Family: The Story of Charles Manson’s Dune Buggy Attack Battalion, per descrivere le voci (prive di fondamento) che vedevano Manson e i suoi seguaci coinvolti nella realizzazione di pellicole clandestine che sarebbero state «sepolte da qualche parte nel deserto».

Negli Stati Uniti, il detective Joseph Horman del dipartimento di polizia di New York è tra i primi sostenitori dell’esistenza degli snuff movies, ma successive indagini eseguite in collaborazione con la polizia di Los Angeles non hanno permesso di raccogliere neanche la più piccola prova a sostegno di questa teoria. Nonostante ciò, molta gente è convinta dell’esistenza di un fiorente mercato clandestino per questo tipo di pellicola.

Due film recenti molto interessanti che affrontano direttamente l’argomento sono l’americano 8mm (1999) di Joel Schumacher e con Nicolas Cage e lo spagnolo Tesis (1996), ottimo quanto poco noto film di Alejandro Aménabar: laureanda a un’Accademia di Cinematografia a Madrid, Angela (l’attrice Ana Torrent) s’impossessa di una videocassetta in cui una studentessa, misteriosamente scomparsa due anni prima, è seviziata e uccisa. Con l’aiuto del compagno Chema (F. Martinez) scopre che all’interno dell’istituto c’è chi lavora alla fabbricazione di snuff movies.

(Vincenso Maria Mastronardi, Ruben De Luca) – I serial killer (2011)

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