Fede nei sogni

Fede nei sogni

Avere fede nei sogni vuol dire mirare ad un intento ideale, misurare adunare le proprie forze per rimuovere gli ostacoli che si frappongono ad esso per avvicinarlo raggiungerlo e possederlo. La convinzione è inoltre un principio di forza e di sincerità, un’attività dell’anima verso la sua verità che è fine della vita. Come nella poesia non basta che il verso sia bello ed elegante, ma è necessario che contenga un’idea un’immagine un sentimento. ( Odio il verso che suona e non crea ) esclamava il Foscolo. La fede nei sogni è il dischiudersi del nostro spirito alle prospettive dell’ideale, che apre la nostra mente al miraggio, mirabile colonna di luci simile a quella che proietta Sirio imminente sulle ombre tremule e scintillanti che attraversano l’infinito del mare e del cielo, e unisce per mezzo di una striscia luminosa il remoto astro porporino al crepuscolo del nostro pianeta. Tutto ciò che avete pensato amato si sveglia e si fonde in questo coro misterioso che si leva dalla coscienza come dal fondo di una prigione con una serie più o meno vasta di profonde armonie, getta lo sguardo nel fondo misterioso ed infinito dell’essere. Tener conto della fede nei sogni significa non rassegnarsi al destino della talpa, perché questo meschino concetto è la negazione della parte migliore del pensiero umano, ed è perciò contrario al metodo e al fine del vero positivismo, il quale non dovrebbe trascurare nessuna delle forze dell’animo, n’è rinunziare a quel sentimento profondo dell’umana coscienza che ci spinge ad integrare la sfinge dell’essere sull’origine della destinazione delle cose, ed a penetrare in qualunque modo in quell’ignoto regno del positivismo. La fede nei sogni, la speranza, è la voce di squilli di tromba e lamenti di usignolo, ruggiti di leone e turbamenti di tortora che desta echi e musiche nuovi, e sa trovare tutte le vie del cuore.

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